Emergenza cinghiali: proliferazione incontrollata; danni ingenti all’agricoltura (Coldiretti ha chiesto l’intervento dell’esercito); aumento degli incidenti stradali gravi e rischio di diffusione della peste suina. Per tutti questi motivi 45 sindaci su 46 del Piacentino (non ne ravvede l’esigenza Carlotta Opizzi, prima cittadina di Ferriere) hanno condiviso la lettera del consigliere provinciale Giampaolo Maloberti che chiede al commissario straordinario per la Peste suina africana (Psa), Angelo Ferrari, di approntare al più presto un piano di eradicazione importante dei cinghiali in tutto il territorio locale.
Per i firmatari, come spiega una nota della Provincia di Piacenza, la “sempre più diffusa presenza di cinghiali” determina una “situazione ormai fuori controllo”. Da ormai un decennio, sottolinea la missiva, “la presenza di questo animale selvatico è andata aumentando, con gravi danni alle produzioni agricole e con i rischi connessi agli incidenti stradali, spesso gravi e talvolta anche invalidanti. Con l’avvento della Peste suina africana, e le conseguenti limitazioni alla caccia al cinghiale, quanto soprascritto è destinato sicuramente a peggiorare”.
A Ferrari, che è anche direttore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Piemonte – Liguria – Valle d’Aosta, il consigliere provinciale con delega ai Rapporti con la Regione per Agricoltura, Caccia e Pesca e i 45 sindaci hanno presentato in modo dettagliato anche i rischi, confermati da recenti studi, connessi a una lunga serie di malattie che possono essere trasmesse dai cinghiali ad altri animali (con gravissimi danni per gli allevamenti) e in alcuni casi all’uomo, “determinando patologie ad esito talvolta fatale”.
L’eccessivo numero di cinghiali, ha commentato il consigliere Maloberti “attenta alla sicurezza delle aziende agricole ma anche dei cittadini, e può evolversi anche in un grosso problema di sanità pubblica. Per questi motivi, insieme ai sindaci, che ringrazio per il loro pieno e convinto sostegno, abbiamo invitato il commissario Ferrari a chiedere all’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, un piano di eradicazione importante per Piacenza e provincia: dal nostro punto di vista è l’unica strada percorribile per avere un risultato soddisfacente“.
Così nella lettera a Ferrari, i firmatari chiedono in aggiunta alle misure già avviate ai diversi livelli, “una attenta disamina delle azioni di contrasto, in particolare di quelle definite ‘ecologiche’, per verificarne la efficacia e la rapidità; attivandosi, sempre con il nostro Assessore Regionale, per l’adozione a livello normativo dei correttivi che risulteranno necessari ed indicati”.
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